
26 febbraio 2011 - Proprio non ce la fa Berlusconi a fare un discorso serio. Intervenuto questa mattina al II Congresso nazionale dei Cristiano Riformisti, il presidente del Consiglio ricorda per l'ennesima volta i motivi della sua fatidica discesa in campo. Un discorso ascoltato e riascoltato il suo, insostenibile per una persona minimamente acculturata. Surreale, intollerabile, paradossale. Dopo 16 anni c'è ancora gente che lo applaude per discorsi sgangherati e privi di senso. Silvio Berlusconi, per chi non lo ha ancora capito, per chi ancora non lo conosce a questo punto, intimissimo di Bettino Craxi, ha deciso di fondare in una notte "Forza Italia" nell'immediato post-tangentopoli, per evitare che il nostro Paese finisse nelle mani dei comunisti, dei figli dell'ideologia disumana che era il comunismo. Dice il premier: "Un giorno, il professor Giuliano Urbani venne da me e mi presentò i sondaggi della sua università. Il partito comunista, con il 34% dei voti, si sarebbe preso, grazie alla legge elettorale che il partito comunista per primo aveva voluto, l’82% dei seggi. Saremmo diventati un Paese a guida totalmente comunista”. Capito? Grazie alla porcata di Calderoli, il premier si è assicurato il massimo potere in Parlamento. È per questo motivo che quest’oggi il Senato ha fatto passare il decreto “Milleproroghe”, incassando la 41esima fiducia inposta dal Governo in questi ultimi 2 anni. Cose dell’altro mondo.
Subito dopo, Berlusconi ricorda a tutti “quella notte insonne in cui ha comunicato ad amici e parenti di sentire il dovere di lasciare tutto e dedicarsi alla vita politica perché non c’erano alternative”. Ma lasciare tutto in che senso? Quello che intendeva anche quando, a reti Fininvest unite, si rivolse agli italiani per comunicare loro la sua coraggiosa scelta? Parla di quel conflitto d’interessi di cui non vuol sentir parlare? Di quelle aziende che oggi, nonostante la recessione, riescono a far incassare alla famiglia del premier ben 118 milioni di euro? Lui, “sua emittenza”?
“Cercarono tutti di dissuadermi. Quella notte non riuscii a dormire. Tenevo gli occhi fissi al soffitto, sentendo dentro di me questa assoluta responsabilità perché attraverso il calcio, le imprese, la televisione ero l’unico che i sondaggi indicavano come protagonista possibile di una nuova forza politica che si opponesse al destino illiberale che il partito comunista avrebbe consegnato all’Italia”. Quindi, il presidente del Consiglio sa di possedere mezza Italia e, ciononostante, nomina il termine “illiberale”? L’Italia è libera? Il diktat bulgaro, la legge bavaglio, le nuove direttive sulle trasmissioni Rai sono indici di libertà?
“A un certo punto della notte, sentii bussare alla porta. Era mia madre. Mi disse di essere contrarissima perché quella dcisione mi avrebbe portato un mare di guai. Si scaglieranno contro di te tutti disse, tutta la stampa italiana che è praticamente consegnata alla sinistra, i giudici ne inventeranno di tutte per farti fuori - chissà se la signora Rosa intendeva dire che il pargolo doveva cambiare le leggi per evitare di andare in tribunale nel caso in cui fosse indagato -. Però, se tu senti il dovere di farlo, devi trovare il coraggio di farlo, altrimenti non ti riconoscerei più per quel figlio che ho creduto di educare”. E gli italiani ringraziano!
Poi il Berlusconi nazionale ritorna sul male assoluto: “A 12 anni avevo chiaro quale fosse l’ideologia comunista che pretendeva che ciascun missionario comunista non soltanto potesse eliminare anche fisicamente chi si opponeva alla lunga marcia del comunismo - Cioè? Gheddafi, il Raìs a cui ha baciato la mano lo scorso agosto, il suo personal trainer del ‘bunga bunga’ è comunista? Mussolini, Hitler erano comunisti? - verso una società senza classi sociali, dove tutti davano secondo le proprie capacità e prendevano secondo le proprie esigenze, una Gerusalemme in Terra”. Dunque, la Gerusalemme in Terra è Arcore, dove le fanciulle del mondo vanno in pellegrinaggio per avere in dono graditi presenti, ingenti somme di denaro e miracoli, semplicemente chiedendoli a sua immensità?
Poi, il pezzo sulla libertà: un vero spasso, delirio allo stato puro. “Crediamo nell’individuo e riteniamo che ciascuno debba avere il diritto di realizzare se stesso, di aspirare al benessere e alla felicità, di costruire con le proprie mani il proprio futuro, di poter educare i propri figli liberamente. E liberamente vuol dire di non essere costretto a mandarli a scuola in una scuola di Stato dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai propri figli, educandoli nell’ambito della propria famiglia”. Cosa avrà voluto dire il premier in questo passaggio? Che tutti hanno diritto ad un’educazione libera? Che le scuole pubbliche fanno schifo e quindi fanno schifo tutti coloro che le frequentano? Che gli insegnanti delle scuole pubbliche sono comunisti, lo sono tutti quelli che si possono permettere solo questo tipo di educazione, che tra l’altro dovrebbe essere garantita dallo Stato, e lo sono tutti coloro che frequentano questi istituti? Che gli art. 33 e 34 della nostra Costituzione non servono a nulla?
“Per questo crediamo nella famiglia, nucleo fondamentale della nostra società”. Berlusconi, due divorzi e una marea di escort che lo sputtanano. Berlusconi che organizza festini privati non con la propria moglie risentita, ma con accompagnatrici disinibite e con uno smisurato bisogno d’aiuto?
Infine, la stoccata da campione del populismo più becero e ignorante, degno della politica che il presidente del Consiglio ha consegnato in questi anni, con un insulto che più volte ha ribadito nel corso di questi ultimi anni e che evidenziano come, grazie a quest’uomo, l’evoluzione non potrà mai sfiorare il nostro magnifico Paese se al potere resterà lui e tutti coloro che gli credono e lo applaudono: “Crediamo che la famiglia deve essere costituita da un uomo e una donna che si uniscono nel vincolo dell’amore per poter continuare se stessi, attraverso i propri figli.
Finchè governeremo questo Paese, le unioni omosessuali non verrano mai comparate alla famiglia tradizionale, non saranno mai possibili le adozioni per i singoli, né per le coppie gay”.
Si noti come Berlusconi parli di libertà, nello stesso momento in cui parla di divieti. E non si parla di terroristi o mafiosi o politici corrotti o manager schiavisti…
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