Le maggioranze hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi. Approfittando del fatto di essere così numerose, pensano di essere in grado e, soprattutto, pensano di avere il diritto di umiliare le minoranze. L’invocazione si chiama smisurata perché è fuori misura e, forse, non sarà ascoltata da nessuno. Ma noi ci proviamo ugualmente.

"Sullo scandalo metallico di armi in uso e in disuso, a guidare la colonna di dolore e di fumo che lascia le infinite battaglie al calar della sera, la maggioranza sta recitando un rosario di ambizioni meschine, di millenarie paure, di inesauribili astuzie.

Coltivando tranquilla l'orribile varietà delle proprie superbie, la maggioranza sta come una malattia, come una sfortuna, come un'anestesia, come un'abitudine per chi viaggia in direzione ostinata e contraria". (da 'Smisurata preghiera', un poeta, un mito: Fabrizio De Andrè)

Aforismi personali

Patriottismo Non è Nazionalismo, né Xenofobia, né Campanilismo

Amore per la Famiglia Non è Omofobia

Chi Manifesta per la propria Dignità Non è Radical Chic

Chi vuole che si rispetti la Costituzione Non è Giustizialista

Amo le Donne, ma ammiro Chi non teme di Amare Qualcuno del Suo Stesso Sesso

La mia Cultura Non mi fa Guadagnare Denaro, ma mi permette di Guardare dall’Alto i Despoti Ignoranti al Potere

Non sono Apolitico, Non Odio la Politica, Anzi…per questo Non Sopporto gli Attuali Politici Italiani

Che cos’è la Destra? Che cos’è la Sinistra? Si chiedeva Gaber…Fino a 40 anni fa avrei potuto rispondergli

Ti amo Italia


Corruzione, furbizia, sciacallaggio,

menefreghismo, ignoranza, xenofobia.

Nord contro Sud, Meridione contro Settentrione,

figli di un’unica patria di cui non siamo degni.

Provo vergogna a esser italiano,

vedendo il mio Paese crollare

sotto i colpi della tirannia

di una politica che l’ha sbranato.

Centocinquanta gli anni dall’Unione,

un’unica riforma per lo sgretolamento.

Parlamentari noncuranti di una storia

che lentamente stanno dilaniando.

Costituzione degna di gran fama,

rinnegata dai padroni e dagli infami,

da quelle stesse bestie che dalle solite poltrone

recitano ancora i soliti copioni.

Giovani senza speranza,

famiglie disperate senza pane

per una crisi che fino a ieri

tentavano di nascondere.

Sono stufo ed arrabbiato,

ormai impigrito e abituato

a veder le stesse facce

da una vita.

Ti amo Italia

perché mi hai dato la speranza

di una democrazia

che oggi vedo troppo distante.

Ti amo italiano

perché so che reagirai.

Non so quando, non so come,

ma sono certo che lo farai.

Se la cultura ci hanno insegnato a detestare,

sicché dall’ignoranza nasce questa condizione,

con il sapere muoverò il pensiero

e un dì conoscerò il mio vero Paese.

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Non so che pensare

Come sarebbe bello

Non pensare.

Tempo fa credevo

Che la ragione

Fosse l’unica arma

Per debellare l’ignoranza.

Ora m’accorgo

Che con la strafottenza generale

E questa dispersione

Di Ideali

Non mi resta che piangere

Nel vedere appassire la speranza

Che diventa illusione,

Ogni giorno che sorge,

Ogni notte che incombe.

E mi chiedo se non è meglio l’ignoranza.

O la morte.

giovedì 21 aprile 2011

Pdl = Pronti a Demolire le Libertà con i Provvedimenti Dei Lecchini

21 aprile 2011 - Che Berlusconi fosse un acerrimo nemico della Costituzione italiana è risaputo financo in Tonga, Guyana, Vanuatu e Ghana (Paesi dove la libertà di stampa è maggiore di quella di cui usufruiamo noi italiani – si veda il rapporto di Freedom House del 2010). Ora, però, ad attaccare la vecchiaia della Carta ci pensano non soltanto i generali pidiellini, ma anche le forze di secondo piano, i sottufficiali … E così arriviamo alla proposta di legge firmata dal deputato Remigio Ceroni.
Quest’ultimo vorrebbe riformulare il comma I dell’art.1 della Carta costituzionale. In base all’unico articolo della legge si passerebbe dall’attuale dicitura: “l’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro” a “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale”.
Così continua il tormentone berlusconiano sulla necessità di una Carta moderna, nonostante ci ritroviamo con i politici più vecchi dell’universo.
La motivazione dell’affiliato del partito di maggioranza sono evidenti e facilmente comprensibili: “Visto che, al momento, non è possibile fare una riforma in senso presidenziale come vorrebbe Berlusconi, per ora ribadiamo la centralità del Parlamento troppo spesso mortificata, quando fa una legge, o dal presidente della Repubblica che non la firma o dalla Corte Costituzionale che la abroga. Occorre ristabilire la gerarchia tra i poteri dello Stato. Se c’è un conflitto, bisogna specificare quale potere è superiore”.
Temendo la tragica fine dell’alleato Lassini - che è stato costretto a cedere e, pur ribadendo la sua innocenza per aver presentato su manifesti un concetto espresso più volte e in tutte le salse dal suo Capo, a fingere di dimettersi dalla lista Pdl per le prossime amministrative milanesi a causa delle parole del Presidente Napolitano - Ceroni ha ribadito: “Nella mia riflessione non c’è un attacco al Quirinale. Ho parlato dei poteri del Parlamento, ma anche del governo, che sono deboli e tenuti sotto scacco da Csm e Corte costituzionale. Sono convinto del fatto che il potere della magistratura stia sottomettendo quello del Parlamento e dell’esecutivo e questo non fa bene agli equilibri necessari in una democrazia parlamentare come la nostra”.
Dunque, il punto non è che il premier da una parte sostiene di voler essere processato e, dall’altra, trova tutte le scappatoie di questo mondo per evitare condanne che arrivano, eccome (si veda la fedina penale cristallina di Berlusconi: Prescrizione e Intervenuta Amnistia NON significano Assoluzione!), ma che i pm e la Corte Costituzionale non gli permettono di sviare le udienze in modo legale (con interventi quotidiani del suo Governo e puntualmente incostituzionali).
È così difficile per Berlusconi & Co. comprendere che esiste uno stato di diritto, per il quale i cittadini sono tutti uguali, soprattutto di fronte alla legge?
Chi si reca alle urne e mette la crocetta su quel maledetto simbolo azzurro potrebbe provare ad aprire gli occhi, per un istante, ed evitare di pensare alle str… promesse e mai mantenute dal “partito dell’amore”? Per una volta, gli italiani potrebbero pensare a difendere i propri Diritti, senza restare incollati al pensiero preistorico legato alle verità del piccolo schermo? Questi pidiellini si impegnano, costantemente, a ricordarci che “non sta piovendo, ma che ci stanno urinando addosso”. Eppure, continuiamo a goderci l’acqua piovana dal colore giallognolo?

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