Le maggioranze hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi. Approfittando del fatto di essere così numerose, pensano di essere in grado e, soprattutto, pensano di avere il diritto di umiliare le minoranze. L’invocazione si chiama smisurata perché è fuori misura e, forse, non sarà ascoltata da nessuno. Ma noi ci proviamo ugualmente.

"Sullo scandalo metallico di armi in uso e in disuso, a guidare la colonna di dolore e di fumo che lascia le infinite battaglie al calar della sera, la maggioranza sta recitando un rosario di ambizioni meschine, di millenarie paure, di inesauribili astuzie.

Coltivando tranquilla l'orribile varietà delle proprie superbie, la maggioranza sta come una malattia, come una sfortuna, come un'anestesia, come un'abitudine per chi viaggia in direzione ostinata e contraria". (da 'Smisurata preghiera', un poeta, un mito: Fabrizio De Andrè)

Aforismi personali

Patriottismo Non è Nazionalismo, né Xenofobia, né Campanilismo

Amore per la Famiglia Non è Omofobia

Chi Manifesta per la propria Dignità Non è Radical Chic

Chi vuole che si rispetti la Costituzione Non è Giustizialista

Amo le Donne, ma ammiro Chi non teme di Amare Qualcuno del Suo Stesso Sesso

La mia Cultura Non mi fa Guadagnare Denaro, ma mi permette di Guardare dall’Alto i Despoti Ignoranti al Potere

Non sono Apolitico, Non Odio la Politica, Anzi…per questo Non Sopporto gli Attuali Politici Italiani

Che cos’è la Destra? Che cos’è la Sinistra? Si chiedeva Gaber…Fino a 40 anni fa avrei potuto rispondergli

Ti amo Italia


Corruzione, furbizia, sciacallaggio,

menefreghismo, ignoranza, xenofobia.

Nord contro Sud, Meridione contro Settentrione,

figli di un’unica patria di cui non siamo degni.

Provo vergogna a esser italiano,

vedendo il mio Paese crollare

sotto i colpi della tirannia

di una politica che l’ha sbranato.

Centocinquanta gli anni dall’Unione,

un’unica riforma per lo sgretolamento.

Parlamentari noncuranti di una storia

che lentamente stanno dilaniando.

Costituzione degna di gran fama,

rinnegata dai padroni e dagli infami,

da quelle stesse bestie che dalle solite poltrone

recitano ancora i soliti copioni.

Giovani senza speranza,

famiglie disperate senza pane

per una crisi che fino a ieri

tentavano di nascondere.

Sono stufo ed arrabbiato,

ormai impigrito e abituato

a veder le stesse facce

da una vita.

Ti amo Italia

perché mi hai dato la speranza

di una democrazia

che oggi vedo troppo distante.

Ti amo italiano

perché so che reagirai.

Non so quando, non so come,

ma sono certo che lo farai.

Se la cultura ci hanno insegnato a detestare,

sicché dall’ignoranza nasce questa condizione,

con il sapere muoverò il pensiero

e un dì conoscerò il mio vero Paese.

--------------------------------

Non so che pensare

Come sarebbe bello

Non pensare.

Tempo fa credevo

Che la ragione

Fosse l’unica arma

Per debellare l’ignoranza.

Ora m’accorgo

Che con la strafottenza generale

E questa dispersione

Di Ideali

Non mi resta che piangere

Nel vedere appassire la speranza

Che diventa illusione,

Ogni giorno che sorge,

Ogni notte che incombe.

E mi chiedo se non è meglio l’ignoranza.

O la morte.

sabato 26 marzo 2011

L'ultima settimana: il Governo italiano sfrutta le news su Giappone e Libia per fare il lavoro sporco


L'emendamento Paniz sul 'processo breve' è passato in commissione Giustizia e lunedì approderà alla Camera. Il provvedimento è stato soprannominato 'salva premier' poiché riduce i tempi della prescrizione per gli incensurati e li allunga per chi è recidivo. In sostanza, niente processo Mills per il presidente del Consiglio!
Agli inizi di questo mese, il Governo affermava che avrebbe ridotto il numero dei politicanti nei comuni altamente popolati (con più di un milione di abitanti). Tre giorni fa, però, ci ha ripensato e ha fatto dietrofront: niente riduzioni, ma tante promesse.
Due giorni fa, Berlusconi ha effettuato il rimpastone. Il fantasma Bondi viene sostituito da Galan che lascia il posto all'Agricoltura a Francesco Saverio Romano. Dopo il no di Napolitano della settimana precedente, poiché il leader dei Responsabili ha due procedimenti pendenti per concorso in associazione mafiosa e corruzione, Silvio Berlusconi è tornato al Quirinale ed ha riproposto lo stesso interscambio. Stavolta il presidente della Repubblica ha accettato Romano ma, qualche minuto dopo il giuramento del neoministro ha reso pubbliche le sue 'riserve' sulla decisione del Governo, considerando le 'gravi imputazioni' a carico del responsabile.
L'altro ieri il decreto di attuazione del federalismo regionale è passato in Bicamerale con 15 voti a favore, quattro contrari (Idv e Terzo polo) e 10 astenuti (Pd).
Ancora il 24 marzo, la commissione Giustizia della Camera ha dato il suo via libera all'emendamento Pini (Lega) al ddl comunitaria, col quale si estende la responsabilità dei magistrati 'ad ogni violazione manifesta del diritto'. La norma è considerata punitiva da Luca Palamara, presidente dell'Anm ed intimidatoria dalla presidentessa della commissione, Giulia Bongiorno (Fli).  Inoltre, l'emendamento della Lega ha palesato un'altra sospresa ed è stato approvato ieri dalla commissione Unione europea della Camera. Il provvedimento di Pini punta a salvare gli amministratori delle società partecipate dallo Stato per oltre il 50% da responsabilità civile legate a danno erariale comminato attraverso ammende o sanzioni dalla Corte dei conti. Una norma che renderebbe i vertici delle società pubbliche 'intoccabili' da parte della Corte dei conti. Possono restare tranquilli sia gli attuali vertici di Finmeccanica (in primis Pierfrancesco Guarguaglini e sua moglie Marina Grossi, attualmente indagati per corruzione), sia gli ex amministratori del Consiglio d'amministrazione Rai (Giovanna Bianchi Clerici, Gennaro Malgeri, Angelo Maria Petroni, Marco Staderini e Giuliano Urbani). Questi ultimi, infatti, dovrebbero risarcire il Tesoro per 11 milioni e mezzo di euro, in base alla sanzione del 2006 comminata dall' Autorità per le Comunicazioni poiché i dirigenti nominarono Alfredo Meocci alla direzione generale della tv pubblica, nonostante fosse stato commissario dell' Authority per le Comunicazioni fino al maggio 2005 e non avrebbe potuto, fino al 2009, ricoprire incarichi in società che erano state oggetto di controllo, Rai compresa.

L'ultima settimana: in Libia continua la guerra, ma l'Italia continua la sua missione di pace


Una settimana fa, l'Onu ha dato il 'via libera' per l'operazione "Odissea all'alba". Purtroppo, però, Nicolas Sarkozy ne ha fatto una questione personale e, anziché puntare esclusivamente sulla 'no fly zone', sta sganciando bombe a ripetizione da quando è arrivato in Africa. Il trio Berlusconi-Frattini-La Russa sta dimostrando, intanto, la propria incompetenza in tutto il suo splendore.
Questo non  significa che le Nazioni Unite siano state più capaci. Perché si è aspettato che l'animale riconquistasse il territorio libico quasi per intero, prima di intervenire? Perché la Cina e la Russia fanno parte di quest'organizzazione mondiale che dovrebbe garantire la famosa pace nel mondo? Certo gli Usa, se si guarda a fondo, non sono tutta 'sta democrazia, ma dico la Cina...la Russia! Bah... E poi, perché non si è mai intervenuto, né tantomeno si sta intervenendo in questo momento, nelle guerre civili che si stanno protraendo nel resto dell'Africa e che, tutte, lasciano sul campo centinaia e centinaia di migliaia di morti? ... Ah, maledetto petrolio, maledetti interessi economici.
Le vittime della rivoluzione libica in atto non si contano, ma a questo punto i morti sarebbero stati provocati non solo dal raìs, ma anche dalla coalizione dei volenterosi. Basti pensare che gli stessi insorti ringraziano il presidente francese, ma chiedono, allo stesso tempo, che 'le forze straniere' lascino il Paese  (questo si può leggere in una lettera del capo del Consiglio nazionale di transizione di Bengasi, Mahmoud Jibril, pubblicata dal quotidiano francese 'Le Figaro' ed indirizzata a Sarkozy).
Ritornando ai personaggi italiani: nell'ultima settimana, Berlusconi si è detto rammaricato per il suo amico Colonnello e ha dichiarato di condividere la scelta della Merkel; Frattini, sempre più burattino del sultano, mai come in questo periodo sta dimostrando un'incompetenza inaudita, dal momento che, a guerra più che inoltrata, ancora non riesce a comprendere e, dunque, a dichiarare da che parte sta l'Italia, ricordando a tutti che la settimana scorsa aveva dichiarato "di aver compreso la situazione libica meglio dei suoi alleati e che Gheddafi non l'avrebbero potuto rimuovere", dopo aver affermato qualche giorno prima "Gheddafi ormai è over, perché un regime che continua a sparare sulla folla e a uccidere i suoi connazionali non può più essere interlocutore per la comunità internazionale. Prima il regime finisce meglio è". Inoltre, il capo della Farnesina litiga con Parigi perché vuole la Nato a capo dell'operazione e minaccia di riprendersi le sue basi (per la cronaca, la Nato sarà a capo dell''Odyssey Dawn' tra qualche giorno, stando all'accordo raggiunto giovedì 24); La Russa gongola perché, finalmente, oltre a partecipare alle manifestazioni della forze dell'ordine, entra nel vivo del suo ruolo e partecipa alla partita di Risiko attualmente in atto nel Maghreb: fa decollare i Tornado italiani che "non sparano e non spareranno" (dice Berlusconi), ma allora in Libia che ci vanno a fare? Riformulando la domanda (evidentemente retorica): siamo sicuri che il ministero della Difesa ci dica tutta la verità? Credibilità ed affidabilità estera del Governo italiano = Nulla! Non che questa sia una novità, considerando un passato di 'guerre mondiali' non del tutto glorioso, ma stavolta è palese a tutti che brancoliamo nel buio più totale senza sapere da che parte andare, mentre, attorno a noi, il mondo decide anche le nostre sorti.

L'ultima settimana: elevato pericolo radioattività in Giappone

Sulla base dei dati satellitari, la società specializzata Pasco rivela che lo tsunami nipponico di due settimane fa ha distrutto un'area di 470 Km quadrati. I numeri tragici continuano a salire: 27mila tra morti e dispersi e circa 3mila feriti. E mentre il popolo asiatico continua a mantenere la fierezza che abbiamo potuto apprezzare, per l'ennesima volta, durante quest'ultimo mese, il pericolo nucleare aumenta. Nelle ultime 24 ore, si è passati dal 5° al 6° livello ('grave incidente') di rischio radioattività per l'impianto di Fukushima, in una scala (la INES dell'IAEA) che nel 1986 toccò il massimo, il livello 7, in riferimento al disastro di Chernobyl. Rispetto alla catastrofe ucraina, in cui l'incendio causò il rilascio di differenti materiali radioattivi che fuoriuscirono sotto forma di fumo, nella terra del 'sol levante', da giorni, stanno fuoriuscendo solo gli elementi volatili, come lo iodio e il cesio. Ma si ribadisce che il tasso di pericolo resta ugualmente troppo elevato. Tant'è che il Governo nipponico ha chiesto un''evacuazione volontaria' nell'area che circonda la centrale fino a 30 km dalla struttura.
In Italia, il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, fa sapere che è stata approvata una moratoria di un anno sulla costruzione degli impianti nucleari. Oggi, a Roma, si manifesta per i prossimi referendum e, dunque, anche contro il nucleare, oltre che contro la privatizzazione dell'acqua. Noi il nucleare non lo vogliamo!

giovedì 17 marzo 2011

Non chiedetemi di festeggiare

17 marzo 2011 - Stavo guardando in tv le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia…E la mia coscienza mi ha sollecitato a rendermi conto che non c’è proprio nulla da festeggiare. Di certo gli auguri vanno fatti allo Stivale più affascinante del globo, più per etica che per etichetta. Ma non chiedetemi di essere felice, di festeggiare. Facciamo due conti: io sono disocuppato da quasi un anno ormai, dopo il conseguimento della laurea specialistica in quella materia inutile o amenità che è la Comunicazione - un giorno parlerò anche di questo -; mio padre è a lavoro, ma i suoi datori di lavoro non sanno che oggi è festa nazionale e gli pagano la giornata senza supplemento - buon per lui. L’alternativa era restare a casa con un congedo forzato e, naturalmente, scalato dalle ferie.
Mmm...vediamo un po’ chi compare nell’elenco della Governance italiana...grazie ai quali dovrei festeggiare...
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: impalpabile e quasi 86enne. Esponente PCI; nel 1992 è presidente della Camera; nel 1996 è ministro degli Interni (durante questo mandato, Licio Gelli, ‘maestro venerabile’ della Loggia P2, scappa all’estero condannato  dalla Corte di Cassazione per ‘depistaggio e strage’ e gli Archivi di Stato sulle stragi nazionali non vengono minimamente aperti); dal 2006 è inquilino del Quirinale (firma il Lodo Alfano, lo Scudo Fiscale, il Legittimo Impedimento, ecc ecc).
Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: comico, sciupafemmine e quasi 75enne. Imprenditore dal passato a dir poco sospetto, prototipo dell'italiano medio e, dunque, degno rappresentante del popolo, in quanto padrone di Milano2, Edilnord, Mediaset, Mondadori, il Giornale, il Foglio, il Milan, la Standa, ecc ecc. Il resto lo conosciamo tutti…figlioccio del socialista Bettino Craxi (Primo Ministro, statista di ‘Mani Pulite’, autore dei decreti salva Fininvest), quello che da buon 'unto dal Signore' moltiplica i processi a suo carico di conferenza in conferenza, come se fossero pani e pesci, l'uomo dalle battute esilaranti (?), scandalose e ripudianti nei confronti di Obama, Tarje Halonen, Rosy Bindi ed Emma Marcegaglia. Quello che preferisce essere donnaiolo, anziché gay. L'amico di Putin e di Gheddafi. Sì sì, quello del bunga bunga e dei festini nelle sue hollywoodiane ville sparse nel Paese. Quello che, in una seduta del Parlamento europeo, ha dato del kapò ad un europarlamentare tedesco, quello dell’editto bulgaro contro Biagi, Santoro e Luttazzi, quello delle telefonate ‘toccate e fuga’ nei programmi tv che mettono in discussione la sua magnificenza, quello che consigliò alla ragazza disoccupata di sposare un uomo ricco come il buon Piersilvio, il martire di piazza Duomo a Milano, quello che ha pressato costantemente Giancarlo Innocenzi, commissario Agcom, per far chiudere ‘Annozero’, quello di Noemi Letizia, Patrizia d’Addario, Ruby…Ah quante ne ha fatte il buon Silvio. La domanda, adesso, è: quante ne farà ancora? La risposta fa temere il peggio...
Presidente del Senato, Renato Maria Giuseppe Schifani, accusato dal pentito di mafia Gaspare Spatuzza di intrattenere frequentazioni col boss Filippo Graviano. Schifani quello del Lodo (il primo ‘Lodo Alfano’ ad personam per il premier) Incostituzionale.
Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ex MSI, ex fascista, co-fondatore del Pdl, rinnegato da un paio di anni, a causa del cesarismo di Silvio Berlusconi.
E poi i ministri…e che ministri…
L’imputato Aldo Brancher (ministro per la Sussidarietà e il Decentramento) dimessosi dopo 17 giorni: ex Fininvest; condannato nel 2010 dal Tribunale di Milano a due anni di reclusione per ricettazione e appropriazione indebita nel processo con rito abbreviato per la vicenda Antonveneta.
L’invischiato Claudio Scajola (ministro dello Sviluppo Economico) dimessosi dopo due anni, poiché acquirente di un appartamento con vista Colosseo tramite Diego Anemone, l’imprenditore romano della ‘banda delle emergenze’.
Il fedelissimo Mediasettaro Paolo Romani (neo ministro dello Sviluppo Economico), l’ex editore televisivo, quello che non voleva Sky sul digitale terrestre ed ora dovrà correre ai ripari per evitare sanzioni Ue, quello che vuole imbavagliare il web, quello che fece sospendere i talk show Rai durante le ultime elezioni regionali, quello che dovrebbe firmare il contratto di servizio con la Rai (scaduto nel 2009).
Il tenace Angelino Alfano (ministro della Giustizia) che sta provando in tutti i modi a far uscire vivo Silvio Berlusconi dai processi a suo carico prima col lodo, incostituzionale, poi col legittimo impedimento, parzialmente incostituzionale, ora con la riforma epocale della giustizia. Quello che vuole imbavagliare i giornalisti, quello che vuole evitare le intercettazioni.
Il solitario Sandro Bondi (ministro dei Beni e Attività culturali) dimessosi in lacrime per non poter disporre di mezzi necessari per il sostegno ed il rilancio della Cultura, nonostante qualche mese fa si difendeva in Parlamento dalla sfiducia proposta dall’opposizione per lo stesso motivo, ossia il suo silenzio assenso ai tagli alla cultura imposti dal Governo, quello che si giustificava per i crolli di Pompei dando la colpa alla troppa pioggia.
Il maturo Renato Brunetta (ministro per la Pubblca Amministrazione) che definisce bamboccioni i giovani italiani e propone di obbligarli - per legge - a vivere autonomamente, senza gravare sulla famiglia, con 500 euro al mese. Lui che fino a 30 anni ha vissuto con la madre? Quello che parla di ‘poliziotti panzoni’, quello che ha definito “la Calabria e la conurbazione Napoli-Caserta” motivo dell’arretratezza italiana…
Il rivoluzionario Giulio Tremonti (ministro dell’Economia) che predica l’austerità di Enrico Berlinguer ed ha un presidente che compare nella lista degli uomini più ricchi del globo. Quello dello scudo fiscale, quello che nel 2005 proponeva di vendere le spiagge italiane per rilanciare il Sud, l’uomo dei condoni…
L’incredibile Mariastella Gelmini (ministro dell’Istruzione) che chiede umiltà ai giovani e nel 2000 è stata sfiduciata da presidente del Consiglio comunale di Desenzano del Garda per inoperosità dai suoi stessi alleati. Lei che picchia bidelli, maestri, professori e docenti. Mi sa che non gli è andato giù il comportamento del suo relatore: “Si è laureata almeno tre anni fuori corso con un voto di 100 su 110. Aveva scelto una tesi con un titolo accattivante, ma lei lo ha trattato in maniera davvero sciatta. Per quella tesi non ho voluto dare neanche un punto in più non soltanto per come era stata scritta, ma sopratutto per come venne ad esporla in sede di discussione”. P.S.: la sua riforma dell’università è stata bocciata anche dallo ‘strumentalizzato’ presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso.
Gli italianissimi ministri della Lega non li commento, non esistono per me, soprattutto oggi…
No comment neppure sui Parlamentari indagati e condannati.
Poi vogliamo parlare dei desaparecidos dell'opposizione, tra un Terzo Polo già sgretolante e un Pd alla costante ricerca di un leader e di un'identità unica e definitiva? Della condizione femminile in Italia? Del fatto che, negli ultimi tre anni, non esiste una sola categoria che non abbia manifestato contro il Governo? Del tasso di disoccupazione, con particolare rilievo per quella giovanile, tenendo ben presente gli stipendi dei manager? Di Marchionne e del suo diktat? No va, non ne posso più...
Buon compleanno mia dolce Patria, Madre di scienziati, artisti e poeti! Peccato che le istituzioni non lo sanno...L'unico modo per festeggiarti e rispettarti è far finta di niente. Ma non ci riesco...non riesco proprio a trovare motivi di felicità.

Giappone: un disegno per aiutare la popolazione


(da Paninicomics.it) Alcuni autori legati a Café Salé e alla casa editrice francese Ankama hanno deciso di attivarsi. L’idea è quella di far partecipare chiunque voglia, pubblicando sul blog Tsunami-cfsl un disegno. In seguito si prevede di pubblicare i disegni migliori in un libro vendendo all’asta le tavole originali: il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione umanitaria Give2Asia.
Per il blog, potete mandare i disegni a quest’indirizzo: tsunami@cfsl.net , mettendo in copia se possibile i seguenti indirizzi email: bremaudfrederic@yahoo.fr e srunberg@gmail.com.
Una delle modalità per sostenere i giapponesi con un aiuto economico è farlo attraverso la Croce Rossa Italiana nei seguenti modi:
- sms solidale al numero 45500 per donare 2 €
- Donazione online sul sito www.cri.it , causale «Pro emergenza Giappone» 
- Bonifico bancario, causale «Pro emergenza Giappone», IBAN: IT 19 P 01005 03382 000000200208
- Conto corrente postale n. 300004 intestato a: «Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 00187 Roma causale «Pro emergenza Giappone».

Queste alcune opere:






Barack fa gli auguri all'Italia

“Io Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, in virtù del potere che la Costituzione e la legge americana mi affida, proclamo il 17 marzo la giornata di celebrazione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Incoraggio tutti gli americani ad apprendere di più sulla storia dell’Unità d’Italia e ad onorare l’amicizia duratura tra il popolo italiano e quello statunitense. Mentre gli Stati Uniti stavano combattendo per preservare la propria unione, la campagna di Giuseppe Garibaldi per unire l’Italia ispirò molti in tutto il mondo alle prese con le proprie battaglie. Oggi l’eredità di Garibaldi e di tutti quelli che si batterono per l’unità d’Italia vive in milioni di donne e uomini americani dalle origini italiane che rafforzano e arricchiscono il nostro Paese”. L’inquilino della Casa Bianca ha, infine, ricordato la forte amicizia tra Italia e Stati Uniti e la comune “dedizione ai valori di libertà civili, ai principi democratici e ai diritti dell’uomo”.

Dal mondo: Giappone e Libia

17 marzo 2011 - Giappone: a Fukushima, ormai, si combatte contro il tempo. Dopo il fallimento degli elicotteri e dei cannoni ad acqua della polizia, in questo momento si sta tentando di raffreddare i reattori con i cannoni ad acqua dell’esercito che evitano ai militari di uscire dai veicoli. Il Governo statunitense, inoltre, attraverso il Presidente della Commissione per la regolamentazione del nucleare USA, Gregory Jaczko, sostiene che la situazione è più grave di come la presenta il Governo nipponico, soprattutto relativamente al reattore numero 4.



17 marzo 2011 - Libia: L’animale Muammar Gheddafi e famiglia continuano a bombardare i rivoltosi, compresa la roccaforte Bengasi. Dunque, il Raìs si sta riprendendo il Paese. Il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, si pavoneggia con parole a tratti deliranti: “Questa è la presa d’atto di ciò che la prudenza italiana ha sempre segnalato - Gheddafi non si può cacciare -. Quella che inizialmente era stata bollata come la prudenza italiana altro non era che comprensione della situazione araba meglio di Paesi in Europa e fuori dall’Europa. Noi sapevamo che su Tripoli non si diceva la verità quando si prevedeva sarebbe stata conquistata in poche ore. I rapporti del nostro ambasciatore parlavano di vita normale, negozi aperti, banche aperte. L’Italia ha preso una posizione politica che manterrà e la Libia che verrà dovrà prendere atto che l’Italia ha solo fatto cose per il popolo libico che soffriva. Non abbiamo dato armi, abbiamo incontrato il Consiglio degli insorti a Bengasi e dato aiuti”.
Insomma, scusaci nostro caro ed inestimabile Colonnello se nei giorni scorsi abbiamo provato a dire che eri finito. Puoi stare tranquillo che noi non faremo Mai Nulla per contrastarti ed evitare che tu uccida degli innocenti che hanno osato desiderare la libertà. Se poi riesci a tenerteli questi libici, fanne ciò che vuoi, ma ti prego non mandarli da noi. Che tristezza!

Quale festa


da Il Fatto Quotidiano del 16 marzo 2011 (Furio Colombo)
Dopo soli centocinquant’anni l’Italia sta per finire. In molti partecipano alla distruzione: un capo di governo e capo popolo ricco di misteriosa ricchezza, membro di una misteriosa organizzazione detta P2, da cui ha ereditato fino ai dettagli il programma e il modo di governare; la criminalità organizzata che ha ormai invaso e infettato ogni parte d’Italia; la corruzione che, per esempio, consente di comprare pubblicamente maggioranze parlamentari, se quelle di prima si esauriscono; e una corte sterminata, diffusa fra politici, giornalisti e manager che si presta ad approvare e a celebrare qualunque cosa che offra un ragionevole margine di guadagno. La distruzione è in corso, e l’Italia in cui stiamo vivendo è adesso molto simile alla Libia. Stessa parola d’ordine del gruppo che si proclama “il governo”: distruggere per conquistare. Distruggere in modo dettagliato e meticoloso ogni cosa che abbia a che fare con l’informazione, l’insegnamento, la cultura, la giustizia. Occorre che si senta, nel Paese, una voce sola, poi la voce dei servi. Occorre che il divertimento sia la barzelletta del capo, quando non è intento a soddisfare i suoi bisogni corporali di fronte alla corte ammirata dei suoi sudditi a tassametro. Capite subito che, se questo è lo stato in cui versa l’Italia, il solo patriottismo possibile è il pronto soccorso. Salvare il Paese è il tema, molto prima che dichiarare di amarlo e fare finta di celebrarlo.


Vi sarete accorti che, nel fare la lista del male che affligge il Paese, non ho citato la Lega. Non sto pensando che sia migliore. Ha fatto il suo buon lavoro per spaccare il Paese, per far dilagare divisione, risentimento, separazione tra italiani (anni di insulti e disprezzo per il Sud) e verso i nuovi venuti, legali o illegali. Abbiamo tutti ascoltato Le Pen e Borghezio dire ciò che hanno detto a Lampedusa proprio nei giorni di celebrazione della nascita italiana: rigettateli in mare. E mentre l’Italia compie 150 anni, celebrati da poche persone perbene con il maestro Muti al chiuso di un teatro, indicati invano come una festa dal presidente della Repubblica, una nave con 1.800 rifugiati, scampati e disperati è bloccata in alto mare dalla Marina italiana.
Ma la Lega, con i suoi paesi governati da sindaci che lasciano digiuni i bambini, verniciano le scuole di verde e danno ogni giorno la caccia a chi gli sembra diverso, prima e dopo averne sfruttato il lavoro, non avrebbe il controllo squadristico di tutto il Paese se l’uomo della P2, che provvede comunque a pagare i conti, non avesse bisogno della gang di Ponte di Legno per restare al governo. Ecco, questa è la festa. È una festa macabra, in cui la morte, la persecuzione, le leggi razziali (si pensi agli sgomberi dei campi nomadi) sono parte della nostra vita quotidiana. L’unica celebrazione che ci resta è l’imitazione: rifare il Risorgimento. Credere, contro ogni evidenza, che esista un’altra Italia pulita, solidale, libera dai tentacoli anche politici della malavita, risvegliare i nostri concittadini dal lungo sonno avvelenato che ha reso sudditi tante persone libere e ha ucciso, per soldi, sentimenti e ideali.




Auguri Italia e auguri agli italiani

17 marzo 2011 - Auguri Italia e auguri agli Italiani...quelli Veri...quelli che si emozionano cantando l’Inno nazionale con la mano sul Cuore, quelli che Conoscono l’inno, quelli che Ammirano Verdi e il suo ‘Va’ pensiero’, ma Preferiscono il vecchio buon Mameli...quelli che tifano Italia non solo ai mondiali di calcio (va bene esultare come ci insegna il buon Pertini, ma basterebbe non esagerare)...quelli che vanno a votare senza chiedere in cambio favori e sono convinti di poter cambiare le cose...quelli che gridano Viva l’Italia e non Forza Italia...quelli che sono abbastanza religiosi da comprendere l’importanza della laicità...quelli che amano la Carta - presa come punto di riferimento dal resto del mondo - e credono negli stessi Ideali di chi ha dato la vita per renderci Unici ed Uniti...quelli che le riforme le vogliono, ma odiano tutto ciò che è ‘ad personam’…quelli che lavorano sodo e non si sono mai seduti sulle Lerce Sedie del Potere...quelli che si sono seduti sulle sedie del potere e, scorgendo la sporcizia, han fatto di tutto per ripulirle (fa’ niente se non ci son riusciti e, alla fine, hanno abbandonato. Almeno, loro ci han provato)...quelli che han fatto politica e si sono impoveriti per farlo…Auguri a chi crede nel passato, nel presente e nel futuro del nostro caro Bel Paese in cui tutto va storto da sempre, ma poi arriverà qualcuno che ci trascinerà fuori dalla melma...Auguri agli stranieri che amano il nostro Paese, a coloro che credono ancora nella nostra cordialità...Auguri a chi lotta contro le Mafie, le ingiustizie, la corruzione, l’illegalità e, quotidianamente, ci ricorda che la nostra BANDIERA è UNA E UNA SOLTANTO, HA TRE BANDE VERTICALI DI EGUALI DIMENSIONI - Non c’è alcun Sole - ed il Verde è Uno dei Tre Colori che la compongono.
Auguri Italia...sono Fiero di ciò che rappresenti...ma mi Vergogno di chi ti Rappresenta, da chi ti sta Assassinando, da chi esce dall’aula quando gli altri intonano ‘Fratelli d’Italia’ - con una classe dirigente del genere cosa c’è più di Fraterno? -…da chi Non Governa, ma Domina con il suo impero massmediatico e con Voti Comprati alla luce del giorno…da chi ci inganna da 50 anni, nascondendo i propri porci comodi dietro questa parola che ad Atene aveva tutto un altro senso: Democrazia…da chi compare sempre con un sorriso a 900 denti che cela il suo istinto primordiale da sultano

Italia t’amo al punto che i miei occhi si riempiono di lacrime di rabbia per una politica che ci sta Nascondendo il Passato, ci Priva del Presente e Trascura, inesorabilmente, il Futuro!

martedì 15 marzo 2011

Grillo Versus De Magistris: l'idillio crolla

15 marzo 2011 - Niente guanto di sfida, ma parole dure sì. Beppe Grillo, dopo aver attaccato da tempo il leader Idv Antonio Di Pietro - con cui aveva inizialmente un ottimo rapporto - ed aver dimostrato il disappunto per lo straordinario successo di pubblico ottenuto da ‘Vieni via con me’ (RaiTre) di Roberto Saviano - secondo il comico era da condannare perché prodotto dalla ‘Endemol’ della famiglia Berlusconi -, attacca il candidato a sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Grillo sferra il primo colpo dal suo blog con il post ‘Comprereste un voto usato da quest’uomo?’ e l’eurodeputato Idv contrattacca tramite un’intervista rilasciata ad Affariitaliani.it.

Lo scontro è qui riassunto con botte e risposte (Le accuse di Beppe Grillo e La risposta di Luigi de Magistris): :

G.: “Di errori ne ho commessi molti e purtroppo ne commetterò altri, uno dei più imbarazzanti è stato Luigi de Magistris, eurodeputato grazie (anche) ai voti del blog come indipendente che subito dopo si è iscritto per coerenza a un partito. Sulla sua attività europarlamentare tantissimi contavano, io per primo, per contrastare i fondi europei destinati alle mafie. In questi mesi è stato forse più presente sui giornali e in televisione che nei banchi di Bruxelles. L’europarlamento è un passaggio per traguardi più importanti e di grande visibilità. Ah, la visibilità. Ah, la coerenza.
De Magistris si è candidato a sindaco di Napoli, ma solo lo scorso anno diceva in un’intervista al Fatto Quotidiano: “da europarlamentare e presidente della commissione di controllo sui bilanci mi sto occupando in Europa di dimostrare che l’immagine dell’Italia non è solo quella di Berlusconi, e di impiegare al meglio i fondi europei, spezzando ogni legame tra le risorse Ue e la criminalità organizzata… E in politica c’è un valore che pochi ricordano, specie in questi giorni: la coerenza. Ho fatto campagna elettorale in tutta Italia raccogliendo consensi ovunque per dedicarmi ai temi dell’Europa. Lasciare il lavoro incompiuto non sarebbe un bel segnale”.

De M.:“Grillo sostiene di essere un esperto di Internet e per questo lo inviterei a informarsi sull’enorme lavoro che sto svolgendo in Europa. Attività a cui non ha mai dato pubblicità attraverso il suo blog. Grillo non ha interesse che la politica cambi, ha interesse a mantenere un marchio privatistico. È evidente a tutti che l’attività di Grillo è in qualche modo guidata da ben noti gruppi imprenditoriali e della comunicazione che lavorano con lui. Se la politica funziona, evidentemente Grillo non ha più ragione di esistere. Allora questo comincia a diventare un problema politico e quindi Grillo parla da leader di un movimento politico che sta facendo esclusivamente degli interessi ristretti confacenti a questa sua battaglia.
Lui mi accusa di tradimento, ma è una cosa che non esiste. L’attività politica è fatta di emergenze e imprevisti. Mi sono candidato a sindaco di Napoli perché la città  sta sprofondando nel baratro: tra Camorra, cricche, trasversalismo degli affari e immondizia. Dopo le primarie, poi, ho avuto un’enormità di sollecitazioni a candidarmi, tra l’altro anche da ambienti molto vicini a Grillo. C’ho messo la faccia, non tradendo nessuno. Anzi, il mio è un ulteriore passo in quel prosieguo di quell’attività politica alla quale sto dando tutto me stesso. Tra l’altro lo faccio non pensando al mio interesse personale: se volessi guadagnare di più starei in Europa. Invito Grillo a stare più tra il popolo e un po’ meno in pantofole nelle sue abitazioni di lusso che ho avuto l’onore di frequentare e che ben conosco”.

G.: “De Magistris si sarebbe “rifiutato d’indagare, come ordinato dal GIP, su collusione fra magistrati di Lecce e magistrati di Potenza con ipotesi di reato gravissime che vanno dall’associazione per delinquere, all’estorsione, al favoreggiamento di banche che applicano tassi usurari”.
De Magistris, intervistato in merito ha risposto: “…bisogna guardare ai reati. Una cosa è la corruzione e l’associazione mafiosa, un’altra l’omissione o altre vicende minori. E che facciamo, lasciamo che ogni denuncia blocchi l’attività di un politico? È un clamoroso errore giudiziario…I magistrati possono commettere errori…Mastellone ha presentato al Tribunale di Benevento un atto di citazione contro de Magistris per diffamazione. Per chiunque sarebbe una medaglia al valore una denuncia da parte del ceppalonico con la possibilità di inchiodarlo in tribunale, ma non per de Magistris che ha richiesto alla presidenza dell’assemblea UE di far valere la sua immunità parlamentare. Amen”.

De M.: “Non mi sono mai avvalso dell’immunità in nessun processo penale tant’è che per il coraggio delle mie battaglie mi hanno buttato sostanzialmente fuori dalle funzioni di pm in Calabria. E poi continuo a difendermi nei processi civili, amministrativi e penali. Questa visone del Grillo che usa lo stesso linguaggio de il Giornale e di Libero fa veramente sorridere. Faccio un appello alle persone che hanno il mio stesso comune sentire, simile a quello di Grillo, ad unire le forze e  non perdere tempo a litigare tra persone che dovrebbero stare dall'altra parte. Invito tutti a riflettere e ragionare sul perché Grillo sta facendo questo”.

G.: “Una risposta all’altezza di Berlusconi, ma anche di Mastella da Ceppaloni che vorrebbe candidarsi pure lui a Napoli”.

De M.: “Ma quando mai! Mi difendo nei processi, sono un uomo dello Stato che difende i magistrati. È Grillo che parla il linguaggio del ‘Giornale’ di Berlusconi. Il comico genovese sa perfettamente quanto io sia stato contrastato da pezzi deviati delle istituzioni. L’ha detto lui stesso quando mi difendeva ai tempi in cui facevo il magistrato. Siccome so che Grillo mi ha difeso perché ci credeva, adesso mi sta deludendo perché sta dimostrando di anteporre interessi economici e personali a battaglie che potrebbero essere comuni”.