17 marzo 2011 - Stavo guardando in tv le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia…E la mia coscienza mi ha sollecitato a rendermi conto che non c’è proprio nulla da festeggiare. Di certo gli auguri vanno fatti allo Stivale più affascinante del globo, più per etica che per etichetta. Ma non chiedetemi di essere felice, di festeggiare. Facciamo due conti: io sono disocuppato da quasi un anno ormai, dopo il conseguimento della laurea specialistica in quella materia inutile o amenità che è la Comunicazione - un giorno parlerò anche di questo -; mio padre è a lavoro, ma i suoi datori di lavoro non sanno che oggi è festa nazionale e gli pagano la giornata senza supplemento - buon per lui. L’alternativa era restare a casa con un congedo forzato e, naturalmente, scalato dalle ferie.
Mmm...vediamo un po’ chi compare nell’elenco della Governance italiana...grazie ai quali dovrei festeggiare...
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: impalpabile e quasi 86enne. Esponente PCI; nel 1992 è presidente della Camera; nel 1996 è ministro degli Interni (durante questo mandato, Licio Gelli, ‘maestro venerabile’ della Loggia P2, scappa all’estero condannato dalla Corte di Cassazione per ‘depistaggio e strage’ e gli Archivi di Stato sulle stragi nazionali non vengono minimamente aperti); dal 2006 è inquilino del Quirinale (firma il Lodo Alfano, lo Scudo Fiscale, il Legittimo Impedimento, ecc ecc).
Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: comico, sciupafemmine e quasi 75enne. Imprenditore dal passato a dir poco sospetto, prototipo dell'italiano medio e, dunque, degno rappresentante del popolo, in quanto padrone di Milano2, Edilnord, Mediaset, Mondadori, il Giornale, il Foglio, il Milan, la Standa, ecc ecc. Il resto lo conosciamo tutti…figlioccio del socialista Bettino Craxi (Primo Ministro, statista di ‘Mani Pulite’, autore dei decreti salva Fininvest), quello che da buon 'unto dal Signore' moltiplica i processi a suo carico di conferenza in conferenza, come se fossero pani e pesci, l'uomo dalle battute esilaranti (?), scandalose e ripudianti nei confronti di Obama, Tarje Halonen, Rosy Bindi ed Emma Marcegaglia. Quello che preferisce essere donnaiolo, anziché gay. L'amico di Putin e di Gheddafi. Sì sì, quello del bunga bunga e dei festini nelle sue hollywoodiane ville sparse nel Paese. Quello che, in una seduta del Parlamento europeo, ha dato del kapò ad un europarlamentare tedesco, quello dell’editto bulgaro contro Biagi, Santoro e Luttazzi, quello delle telefonate ‘toccate e fuga’ nei programmi tv che mettono in discussione la sua magnificenza, quello che consigliò alla ragazza disoccupata di sposare un uomo ricco come il buon Piersilvio, il martire di piazza Duomo a Milano, quello che ha pressato costantemente Giancarlo Innocenzi, commissario Agcom, per far chiudere ‘Annozero’, quello di Noemi Letizia, Patrizia d’Addario, Ruby…Ah quante ne ha fatte il buon Silvio. La domanda, adesso, è: quante ne farà ancora? La risposta fa temere il peggio...
Presidente del Senato, Renato Maria Giuseppe Schifani, accusato dal pentito di mafia Gaspare Spatuzza di intrattenere frequentazioni col boss Filippo Graviano. Schifani quello del Lodo (il primo ‘Lodo Alfano’ ad personam per il premier) Incostituzionale.
Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ex MSI, ex fascista, co-fondatore del Pdl, rinnegato da un paio di anni, a causa del cesarismo di Silvio Berlusconi.
E poi i ministri…e che ministri…
L’imputato Aldo Brancher (ministro per la Sussidarietà e il Decentramento) dimessosi dopo 17 giorni: ex Fininvest; condannato nel 2010 dal Tribunale di Milano a due anni di reclusione per ricettazione e appropriazione indebita nel processo con rito abbreviato per la vicenda Antonveneta.
L’invischiato Claudio Scajola (ministro dello Sviluppo Economico) dimessosi dopo due anni, poiché acquirente di un appartamento con vista Colosseo tramite Diego Anemone, l’imprenditore romano della ‘banda delle emergenze’.
Il fedelissimo Mediasettaro Paolo Romani (neo ministro dello Sviluppo Economico), l’ex editore televisivo, quello che non voleva Sky sul digitale terrestre ed ora dovrà correre ai ripari per evitare sanzioni Ue, quello che vuole imbavagliare il web, quello che fece sospendere i talk show Rai durante le ultime elezioni regionali, quello che dovrebbe firmare il contratto di servizio con la Rai (scaduto nel 2009).
Il tenace Angelino Alfano (ministro della Giustizia) che sta provando in tutti i modi a far uscire vivo Silvio Berlusconi dai processi a suo carico prima col lodo, incostituzionale, poi col legittimo impedimento, parzialmente incostituzionale, ora con la riforma epocale della giustizia. Quello che vuole imbavagliare i giornalisti, quello che vuole evitare le intercettazioni.
Il solitario Sandro Bondi (ministro dei Beni e Attività culturali) dimessosi in lacrime per non poter disporre di mezzi necessari per il sostegno ed il rilancio della Cultura, nonostante qualche mese fa si difendeva in Parlamento dalla sfiducia proposta dall’opposizione per lo stesso motivo, ossia il suo silenzio assenso ai tagli alla cultura imposti dal Governo, quello che si giustificava per i crolli di Pompei dando la colpa alla troppa pioggia.
Il maturo Renato Brunetta (ministro per la Pubblca Amministrazione) che definisce bamboccioni i giovani italiani e propone di obbligarli - per legge - a vivere autonomamente, senza gravare sulla famiglia, con 500 euro al mese. Lui che fino a 30 anni ha vissuto con la madre? Quello che parla di ‘poliziotti panzoni’, quello che ha definito “la Calabria e la conurbazione Napoli-Caserta” motivo dell’arretratezza italiana…
Il rivoluzionario Giulio Tremonti (ministro dell’Economia) che predica l’austerità di Enrico Berlinguer ed ha un presidente che compare nella lista degli uomini più ricchi del globo. Quello dello scudo fiscale, quello che nel 2005 proponeva di vendere le spiagge italiane per rilanciare il Sud, l’uomo dei condoni…
L’incredibile Mariastella Gelmini (ministro dell’Istruzione) che chiede umiltà ai giovani e nel 2000 è stata sfiduciata da presidente del Consiglio comunale di Desenzano del Garda per inoperosità dai suoi stessi alleati. Lei che picchia bidelli, maestri, professori e docenti. Mi sa che non gli è andato giù il comportamento del suo relatore: “Si è laureata almeno tre anni fuori corso con un voto di 100 su 110. Aveva scelto una tesi con un titolo accattivante, ma lei lo ha trattato in maniera davvero sciatta. Per quella tesi non ho voluto dare neanche un punto in più non soltanto per come era stata scritta, ma sopratutto per come venne ad esporla in sede di discussione”. P.S.: la sua riforma dell’università è stata bocciata anche dallo ‘strumentalizzato’ presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso.
Gli italianissimi ministri della Lega non li commento, non esistono per me, soprattutto oggi…
No comment neppure sui Parlamentari indagati e condannati.
Poi vogliamo parlare dei desaparecidos dell'opposizione, tra un Terzo Polo già sgretolante e un Pd alla costante ricerca di un leader e di un'identità unica e definitiva? Della condizione femminile in Italia? Del fatto che, negli ultimi tre anni, non esiste una sola categoria che non abbia manifestato contro il Governo? Del tasso di disoccupazione, con particolare rilievo per quella giovanile, tenendo ben presente gli stipendi dei manager? Di Marchionne e del suo diktat? No va, non ne posso più...
Buon compleanno mia dolce Patria, Madre di scienziati, artisti e poeti! Peccato che le istituzioni non lo sanno...L'unico modo per festeggiarti e rispettarti è far finta di niente. Ma non ci riesco...non riesco proprio a trovare motivi di felicità.
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